Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Borsellino: Fava,da strage a depistaggio

Borsellino: Fava,da strage a depistaggio

Presidente Antimafia Sicilia, non mafiosi coadiuvarono boss

PALERMO, 19 dicembre 2018, 17:12

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

"La stessa mano, non mafiosa, che accompagnò Cosa nostra nell'organizzazione della strage di via D'Amelio potrebbe essersi mossa, subito dopo, per determinare il depistaggio". L'ha detto Claudio Fava, presidente della Commissione regionale antimafia, nella conferenza stampa seguita ai lavori d'indagine sui depistaggi di via d'Amelio, dove il 19 luglio 1992 persero la vita il giudice Paolo Borsellino e cinque agenti della sua scorta.
    "L'indagine sul depistaggio di via D'Amelio è iniziata con Fiammetta Borsellino - ha detto Fava - portarla avanti è stato il modo migliore per rendere omaggio alla memoria del magistrato ucciso. Per troppo tempo, troppe domande sono rimaste senza destinatari: in alcuni casi abbiamo avuto risposte, in altri casi c'è stata poca memoria". Fava ha ricordato di non aver indagato sulle responsabilità penali: "Non è nostro compito - ha detto - abbiamo indagato su responsabilità politiche e istituzionali che possono avere, a tutti i livelli, 'protetto' questo depistaggio".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza