Una pericolosa
organizzazione, composta prevalentemente da cittadini tunisini,
riforniva di eroina il mercato della riviera adriatica della
provincia ascolana. E' stata sgominata dalla polizia di Stato al
termine di lunghe indagini durate oltre un anno coordinate e
dirette dalla Procura della Repubblica di Ascoli Piceno. Dalle
indagine è emerso che i pusher tunisini facevano proseliti tra
giovani tossicodipendenti italiani, inducendoli a condotte di
spaccio dietro la promessa di consegna dello stupefacente a loro
necessario: l'alta assuefazione e dipendenza alla droga
'forzava' le giovani vittime a ripetute e continue cessioni di
dosi ad altri tossicodipendenti.
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