Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Presentata una petizione per legge contro il revenge porn

Presentata una petizione per legge contro il revenge porn

Insieme in Rete, Sentinelli e Bossy lanciano #IntimitaViolata

ROMA, 28 novembre 2018, 18:30

Redazione ANSA

ANSACheck

Presentata una petizione per legge contro il revenge porn © ANSA/EPA

Presentata una petizione per legge contro il revenge porn © ANSA/EPA
Presentata una petizione per legge contro il revenge porn © ANSA/EPA

Una legge contro il revenge porn, la pubblicazione di foto o video intimi senza il consenso della persona interessata. A chiedere il provvedimento legislativo 'Insieme in Rete' con 'Sentinelli' e 'Bossy', che hanno lanciato una petizione su change.org e l'hashtag #IntimitaViolata.

'Il revenge porn - spiegano le associazioni - è una pratica sempre più diffusa su internet, che consiste nella diffusione o nella minaccia di diffusione, anche a scopo di estorsione, di immagini private senza il permesso della persona ritratta, spesso in risposta alla chiusura di una relazione. Un fenomeno umiliante e lesivo della dignità, che può condizionare la vita delle vittime anche nella ricerca di un impiego e nei rapporti sociali, ma non solo'. 'Il revenge porn - argomentano le associazioni - è riconosciuto come reato in Germania, Israele e Regno Unito, e in 34 Stati degli Usa. In Italia, invece, non esiste alcuna legge specifica. Le vittime possono solo far riferimento alla normativa sui reati di diffamazione, estorsione, violazione della privacy e trattamento scorretto dei dati personali, che non recepisce, però, la gravità del fenomeno. Per questo chiediamo anche l'introduzione di una legge ad hoc anche in Italia. Occorrono azioni di prevenzione della violenza di genere e di educazione civica digitale rivolte alla popolazione generale. Bisogna responsabilizzare i gestori delle piattaforme e delle applicazioni attraverso le quali si effettua il revenge porn. Si devono punire gli autori di reato, occorre dotarsi degli strumenti per fermarli. Occorre infine tutelare e sostenere adeguatamente le vittime'. 

Ecco il link alla petizione
https://www.change.org/p/intimitaviolata-chiediamo-una-legge-contro-il-revenge-porn-roberto-fico-pres-casellati-montecitorio-senatostampa



   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza