Il gip del Tribunale di Bologna,
Alberto Gamberini, non ha convalidato il fermo, ma ha disposto
la custodia cautelare in carcere nei confronti di Bruno Grandi,
geometra bolognese di 58 anni, che mercoledì sera ha strangolato
e ucciso la madre 85enne, Elvira Marchioni, gravemente malata.
Inizialmente ai soccorritori, che lui stesso ha chiamato,
Bruno Grandi ha detto che la madre - con problemi alla vista e
non più autosufficiente - era morta soffocata da un boccone e
che i segni sul collo erano dovuti al suo tentativo di liberarle
la gola, ma fin dall'inizio questa versione non ha convinto la
polizia. Poi il giorno successivo davanti agli investigatori
della squadra Mobile e al pm Luca Venturi l'uomo è crollato. "Ho
sbroccato, non ce la facevo più, siete gli unici che mi hanno
ascoltato, forse avrei dovuto farmi aiutare prima" ha detto dopo
la confessione, ringraziando i poliziotti. Il 58enne, che
durante l'udienza si è avvalso della facoltà di non rispondere,
è difeso dall'avvocato Alberto Bernardi.
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