Nessuna infermità mentale per
Dimitri Fricano, il giovane di 30 anni di Biella reo-confesso
dell'omicidio della fidanzata 28enne Erika Preti, uccisa il 12
giugno 2017 in una villetta di San Teodoro, dove la coppia era
in vacanza. Questo l'esito della relazione dei periti incaricati
dal Gup del tribunale di Nuoro, Mauro Pusceddu, di accertare le
condizioni psichiche dell'imputato al momento del delitto. Per i
due esperti - la psicologa Giuseppina Miranda e lo psichiatra
Nevio Troisi - Fricano era ed è perfettamente in grado di
intendere e volere. Il giovane oggi non era presente
all'udienza, c'erano invece i suoi difensori, Alessandra Guarini
e Roberto Onida, i genitori di Erika, Fabrizio Pretti e Tiziana
Suman, e gli avvocati di parte civile, Lorenzo e Chiara Soro.
Fricano uccise Erika la mattina del 12 giugno 2017, al
culmine di un litigio poi finito nel sangue, il loro rapporto
ormai non funzionava più.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA