Ha fatto perdere le tracce un
nordafricano in semilibertà presso il carcere di Perugia dove
stava scontando una condanna per spaccio di droga. A denunciarlo
i sindacati della polizia penitenziaria Osapp e Sappe secondo i
quali lo straniero era monitorato "per radicalismo islamico" ed
aveva pendente un provvedimento di espulsione.
Secondo quanto appreso dall'ANSA da fonti investigative
l'uomo, ora ricercato, non risulta indagato per fenomeni legati
all'eversione islamica.
Per il segretario generale dell'Osapp, Leo Beneduci, "è
inaccettabile, per rispetto delle donne e degli uomini della
polizia penitenziaria, degli operatori e di coloro che credono
nella dignità dell'esecuzione penale che non può avere questi
esiti beffardi".
Fabrizio Bonino, segretario per l'Umbria del Sappe, chiede di
fare "chiarezza sulla vicenda, sulla mancata espulsione e sul
fatto che un detenuto monitorato per radicalismo islamico
fruisca di benefici penitenziari che gli consentono di uscire
dal carcere".
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