Nove condanne hanno chiuso a Torino
il processo nato da un'inchiesta dei carabinieri del Ros,
chiamata in codice 'Bellavita', su un narcotraffico milionario
tra la Spagna e l'Italia orchestrato da personaggi vicini alla
'ndrangheta dell'area reggina. Le pene spaziano dai 13 anni e
dieci giorni ai 4 anni e 8 mesi di carcere. Non era comunque
contestata l'associazione di stampo mafioso.
L'operazione 'Bellavita' scattò nel novembre del 2017 con una
serie di arresti. I carichi di hashish e cocaina, a volte di 300
o 400 kg, venivano nascosti in doppifondi di automobili e camion
appositamente modificati. Per gli inquirenti una delle figure
chiave era quella di Cosimo Piscioneri, il cui fratello, Rocco
Piscioneri, morto nel marzo del 2017, fu considerato uno dei
maggiori narcotrafficanti italiani degli anni Ottanta. Tra i
condannati c'è anche Bruno Trunfio, ex assessore al Comune di
Chivasso ed ex esponente locale dell'Udc, già coinvolto
nell'inchiesta Minotauro.
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