La Procura di Bari ha chiesto il
rinvio a giudizio per 18 persone accusate del crac da 230
milioni di Ferrovie Sud Est. Tra loro anche Luigi Fiorillo, già
commissario governativo, legale rappresentante e amministratore
unico della società. Le accuse sono, a vario titolo, di
bancarotta fraudolenta documentale, societaria e patrimoniale,
di dissipazione e distrazione di fondi. Stralciata la posizione
di 6 persone (i componenti del collegio sindacale di Fse tra il
2010 e il 2016 e due imprenditori), sui quali sono in corso
ulteriori accertamenti. I fatti risalgono agli anni 2001-2015.
POi la società è stata commissariata e un anno fa è stata
acquistata da Ferrovie dello Stato. I creditori hanno poi votato
per il concordato preventivo salvandola dal fallimento. Oltre a
Fiorillo, rischiano il processo Angelo Schiano, amministratore
occulto (per l'accusa) e avvocato della società, Fausto
Vittucci, revisore e certificatore dei bilanci Fse e altre 15
persone tra imprenditori, ex dirigenti e progettisti.
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