Una nuova prova depositata
nell’udienza dinanzi alla Corte di Assise di Appello di Bari
sull'omicidio della 29enne italo-brasiliana Bruna Bovino, uccisa
il 12 dicembre 2013 nel centro estetico che gestiva a Mola di
Bari, riapre il processo a carico del presunto assassino, il
36enne Antonio Colamonico, ex compagno della vittima. Si tratta
di un video che potrebbe spostare di circa un'ora il momento del
delitto. Colamonico, condannato in primo grado alla pena di 25
anni di reclusione e in carcere per il delitto dall'aprile 2014,
è accusato di omicidio volontario e incendio doloso, appiccato
secondo l'accusa per cancellare le prove del delitto appena
compiuto.
Il corpo della vittima, infatti, fu trovato semicarbonizzato
sul pavimento del centro estetico, fra brandelli di indumenti e
sangue, dopo che la donna venne uccisa con 20 colpi di forbici e
strangolata. Il processo è stato rinviato al 6 giugno per il
conferimento dell'incarico al perito.
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