La quarta corte d'appello di Milano
dopo circa un'ora e mezza di Camera di consiglio ha accolto le
istanze di concordato in appello proposta dal faccendiere
Pierangelo Daccò e dall'ex assessore regionale Antonio Simone,
tra gli imputati per il caso Maugeri San Raffaele,
rispettivamente a 2 anni e 7 mesi di carcere e 4 anni e 8 mesi
giorni di carcere. "Ammetto gli addebiti" ha scritto di suo
pugno Simone in una dichiarazione allegata all'istanza di
concordato.
I due hanno rinunciato ai motivi d'appello e hanno accettato
anche le condizioni della Procura relative alle confisca dei
beni. La loro posizione è stata stralciata e il processo va
quindi avanti il prossimo 24 maggio nei confronti dell'ex
governatore Roberto Formigoni, dell'ex amministratore della
Fondazione Maugeri Costantino Passerino e altre persone.
Formigoni aveva proposto informalmente tempo fa di
patteggiare una pena a due anni di reclusione, ma il sostituto
procuratore generale Vincenzo Calia fin da subito l'aveva
giudicata inidonea.
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