Pierangelo Daccò, l'imprenditore e
presunto faccendiere, e l'ex assessore lombardo Antonio Simone,
due degli imputati al processo di secondo grado in corso a
Milano per i casi Maugeri e San Raffaele, chiederanno di
patteggiare.
Da quanto è stato anticipato in aula l'istanza dovrà essere
formalizzata a breve dal sostituto generale Vincenzo Calia e dal
Procuratore aggiunto Laura Pedio, che è stato applicato al
processo. Tecnicamente quello di Daccò e Simone non è un
patteggiamento vero e proprio. I due imputati rinunceranno
parzialmente ai motivi d'appello in seguito a un accordo sulla
pena raggiunto con la procura generale.
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