"M. per far uscire dall'Italia
Igor ha utilizzato sicuramente o l'Audi A4 oppure un Mercedes
320 di colore blu scuro, entrambi con targa francese, intestata
sempre allo stesso cittadino serbo di cui Igor ha il documento
falso". Lo affermò il 25 agosto 2017 un detenuto marocchino,
ascoltato dagli investigatori nel carcere di Biella, dopo che lo
stesso aveva inviato una lettera dicendo di avere informazioni
sul serbo Norbert Feher all'epoca latitante.
Le dichiarazioni sono citate nell'informativa riepilogativa
dei carabinieri, agli atti dell'indagine. Il marocchine disse di
conoscere un connazionale, M., molto vicino al killer e che
potrebbe averlo aiutato a scappare. "Il mio amico M., che è lui
che fa i documenti falsi, ha aiutato Igor a trovare una casa in
quel paese, in Spagna. E penso proprio che lui abiti lì insieme
a M., perché sono molto amici". Informazioni che rafforzarono la
'pista spagnola', in particolare verso Valencia e Malaga, città
su cui si concentrarono missioni operative.
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