L'accusa ai genitori di averla
odiata aggiungendo che, per questo, il suo suicidio a loro non
dispiacerà tanto. E' uno dei terribili passaggi del video girato
sul tetto della scuola dalla 16enne Rosita Raffoni, prima di
gettarsi il 17 giugno 2014. Insieme a una lettera, è un
testamento-denuncia per la Procura di Forlì, che con i Pm Sara
Posa e Filippo Santangelo ha chiesto condanne per padre e madre.
Dal disperato messaggio, mostrato per estratto in aula a
porte chiuse, emergerebbe disprezzo per i genitori e rimpianto
per la vita interrotta. Il video fu girato con il telefonino
fino a quando la batteria non si scaricò, poco prima del gesto
estremo. Nella lettera Rosita ribadisce che i genitori non
l'hanno mai capita, conosciuta, né accettata per quello che era
e che la sua ultima volontà è quella di lasciare un segno. Ma
dice anche che le dispiace lasciare la vita, che avrebbe voluto
fare tante cose, andare all'estero, avere un ragazzo, rendere
felice qualcuno.
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