"Basta parole. Si è arrivati alla
fine della discussione, dei protocolli e delle carte". Sindaci
sardi di nuovo all'attacco contro la recrudescenza degli
attentati ai pubblici amministratori, l'ultimo in ordine di
tempo la bomba che ha distrutto la casa di campagna del vice
sindaco di Esporlatu, in provincia di Sassari. Riuniti in
assemblea ad Abbasanta dall'Anci, i primi cittadini hanno fatto
il punto su un fenomeno criminale che sta creando forte allarme
nell'Isola: oltre 220 episodi negli ultimi sette anni sino al
2017, già cinque nel 2018.
"Serve un riconoscimento del ruolo dell'amministratore
locale, che non può essere delegittimato da altre istituzioni -
spiega all'ANSA il presidente dell'Anci Sardegna Emiliano
Deiana, sindaco di Bortigiadas, in Gallura - O ci sono più fondi
per i Comuni, più uomini con la presenza sul territorio delle
forze dell'ordine e più risorse tecnologiche con la
videosorveglianza, oppure tutti i patti per la sicurezza
rimangono solo su carta.
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