"Dopo essere stato immobilizzato,
Andrea Soldi fu sistemato prono sulla barella. Io ero sicuro che
sull'ambulanza gli avrebbero fatto cambiare posizione perché non
era quello il modo di caricare un paziente. Un conto è un
tragitto di una decina di metri, un conto è un trasporto in
ospedale. Gli ambulanzieri lo sanno". E' quanto ha detto oggi in
tribunale Pier Carlo Della Porta, medico psichiatra, imputato
insieme a tre agenti della polizia municipale per il caso del
torinese - affetto da schizofrenia - morto nell'agosto del 2015
durante un Tso.
Della Porta ha spiegato che fu il padre di Soldi a chiedergli
che fosse ricoverato. "Il suo racconto - ha riferito - mi aveva
allarmato. Conoscendo la situazione del paziente, avevo compreso
che era in corso una esacerbazione acuta della patologia".
Andrea fu avvicinato dallo psichiatra, da un infermiere (non
imputato) e dai tre vigili in un giardino pubblico.
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