La Procura di Milano ha chiuso le
indagini sugli scontri che si sono verificati lo scorso 29
giugno in piazza della Scala e in piazza San Fedele, in pieno
centro a Milano, tra esponenti di CasaPound e giovani dei centri
sociali. Da quanto si è saputo, tra i reati contestati, a vario
titolo, dal pm Enrico Pavone figurano le lesioni e il "porto di
oggetti atti ad offendere" e nell'inchiesta sono indagati cinque
militanti di estrema destra, due antagonisti e anche Riccardo
Germani, dirigente dell'Unione Sindacale di Base.
Le tensioni quel giorno erano cominciate nel tardo pomeriggio
all'interno di Palazzo Marino, sede del Comune, dove i militanti
di CasaPound avevano distribuito volantini contro il sindaco
Giuseppe Sala per chiederne le dimissioni in relazione alle
indagini su Expo e si erano trasformate fuori dall'edificio in
scontri con gli esponenti del movimento 'Nessuno è illegale', là
per manifestare a favore dell'accoglienza ai migranti.
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