Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Dda a Slovacchia, monitorare arrestati

Dda a Slovacchia, monitorare arrestati

Da tempo invito a polizia Est Europa dopo loro arricchimento

REGGIO CALABRIA, 01 marzo 2018, 17:48

Redazione ANSA

ANSACheck

© ANSA/EPA

© ANSA/EPA
© ANSA/EPA

"Già da tempo la Dda di Reggio Calabria aveva ufficialmente posto all'attenzione degli organi di polizia internazionale e della polizia nazionale slovacca la necessità di monitorare le attività del gruppo dei calabresi arrestati perché sospettati di essere coinvolti nell'omicidio del giovane giornalista Jan Kuciack e della sua compagna". Lo ha detto il procuratore di Reggio Gaetano Paci in relazione all'arresto di Antonino Vadalà, del fratelli Bruno e del loro cugino Pietro Catroppa. "Il sospetto - ha spiegato Paci - era nato focalizzando i movimenti degli arrestati, tutti appartenenti e collegati a famiglie mafiose di Bova Marina e di Africo Nuovo, per l'improvviso esplodere di posizioni di grande valore economico ed imprenditoriale in Slovacchia cui erano divenuti titolari". Antonino Vadalà è imparentato col presunto boss dell'omonima cosca Domenico, detto "Lupo di notte". La stessa cosca è rimasta coinvolta nell'inchiesta "Bellu lavuru" sugli appalti per l'ammodernamento della statale ionica.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza