Nei giorno scorsi il cartello fuori
da una officina di Rimini, con la scritta che campeggiava
all'ingresso del lager di Auschwitz 'Arbeit macht frei'. Oggi,
nel centro storico della città romagnola, dei manifesti - visti
nella prima mattinata e poi spariti - con l'immagine di Benito
Mussolini e la scritta 'Per un mondo più pulito torna in vita
zio Benito'.
Parole che hanno spinto a commentare, informalmente, il
sindaco di Rimini, Andrea Gnassi. "Ora, al di là che l'apologia
di fascismo è ancora un reato punito dalla legge e una
violazione della Costituzione - osserva - e considerato che
Rimini è Medaglia d'Oro per la Resistenza e simili gesti sono
un'offesa prima di tutto per la città e per la comunità
riminese, il mio commento sull'episodio potrebbe orientarsi
verso un semplice 'la mamma dei cretini è sempre incinta' oppure
- conclude - parafrasando la rima baciata dei fascisti autori
del manifesto, 'per un mondo più pulito, il fascista col carcere
va punito'".
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