La Corte d'appello di Bologna ha
assolto i 14 imputati rimasti del crac Coopcostruttori di
Argenta (Ferrara), ravvisando che i reati principali di
bancarotta sono inesistenti: il fatto non costituisce reato. La
sentenza arriva a 15 anni dal dissesto calcolato in un miliardo
di euro e oltre 10mila creditori, di cui 3.000 famiglie
ferraresi.
I giudici hanno deciso di condannare alcuni imputati per il
crac per dissipazione legato alla Spal, diventata alla fine
degli anni '90 e inizi 2000 di proprietà della coop: 3 anni e 3
mesi per Giovanni Donigaglia, 2 anni e 2 mesi per Renzo Ricci
Maccarini (ex presidente e vice) e 2 anni e 2 mesi per i sindaci
Sante Baldini e Mauro Angelini.
Per gli altri, lunga serie di assoluzioni che cancella
l'impostazione accusatoria, come avvenuto davanti alla
Cassazione. La sentenza conclude un percorso giudiziario che
aveva visto in primo grado equilibrio di condanne e assoluzioni,
nel primo appello la condanna per tutti i reati e in Cassazione
la bocciatura e il rinvio.
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