"Cari giovani, c'è sempre una
speranza, è lì vicino a voi: è la famiglia. Grazie Signore per
averci donato Francesco": sono le parole strazianti del sindaco
di Galtellì, Giovanni Santo Porcu, papà del ragazzo di 14 anni
che si è ucciso in casa con un colpo di fucile alla testa, a
conclusione della cerimonia funebre nella parrocchia del
Santissimo Crocefisso. La chiesa e la piazza antistante non sono
riuscite a contenere le centinaia di persone accorse da ogni
parte della Baronia e della Sardegna per dare l'ultimo saluto a
Francesco. Decine di sindaci sono arrivati fino alla chiesa del
paese per portare un abbraccio al collega, straziato dal dolore,
alla moglie Giuseppina e alla sorella maggiore della vittima:
nessuno si è staccato nemmeno un attimo dalla bara del ragazzo.
In prima fila anche l'assessore regionale alla Cultura
Giuseppe Dessena. Davanti al corteo funebre i bambini e i
ragazzi di Galtellì, i compagni di scuola di Francesco, ciascuno
con una rosa bianca in mano.
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