All'ottavo giorno di sciopero
della fame davanti alla Camera, in piazza Montecitorio a Roma,
il presidente dell'associazione dei familiari dei militari e
civili del comparto Difesa e della sicurezza nazionale esposti e
vittime dell'amianto e altri fattori nocivi, Salvatore Garau,
rientra ad Alghero. La protesta proseguirà comunque con la
staffetta di altri aderenti al coordinamento, per chiedere al
Parlamento che nella legge di bilancio venga inserita una norma
"chiara ed equa" che superi "l'attuale matassa intricata di
leggi che non tutelano familiari e vittime".
"Sono tornato ad Alghero, a casa - spiega Garau - per
ottemperare a un impegno formale che non poteva concludersi
senza la mia presenza. Davanti a Montecitorio c'è ancora il mio
impegno a manifestare un pieno e incondizionato No all'Inail. Ho
perso cinque chili, ma non la determinazione a continuare a
portare avanti le ragioni della lotta. Il Governo e il
Parlamento dello Stato a cui ho giurato fedeltà incondizionata
ci ascoltino".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA