Con la richiesta di costituzione delle
parti civili, una ventina fra mogli, figli e genitori delle
vittime dell'esplosione nella fabbrica di fuochi d'artificio
Bruscella di Modugno, che il 24 luglio 2015 provocò la morte di
10 persone, è cominciata l'udienza preliminare nei confronti
dell'unico socio sopravvissuto, il 59enne Antonio Bruscella.
All'imputato i pm contestano i reati di disastro colposo,
violazioni di numerose norme relative alla sicurezza sul lavoro,
omicidio colposo plurimo e lesioni colpose. L'udienza
preliminare per il rinvio a giudizio, che si sta celebrando
dinanzi al gup del Tribunale di Bari Alessandra Susca,
proseguirà il 14 maggio 2018 per la formalizzazione delle
costituzioni di parte civile e per l'eventuale richiesta da
parte dell'imputato di riti alternativi. Nell'esplosione
morirono il fratello dell'imputato e il nipote, il cognato, il
cugino, uno studente che era lì quel giorno perché stava
lavorando ad un sistema elettronico di fuochi musicali, 2 amici
e collaboratori e 3 operai.
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