Risarcirà i genitori della neonata
che provò a rapire nel luglio scorso alla Clinica Mangiagalli,
la 33enne ecuadoriana a processo a Milano, accusata di sequestro
di persona aggravato e sottrazione di minori. L'accordo sulla
cifra è stato depositato oggi dal difensore della donna,
l'avvocato Nicola D'Amore. Il collegio si è invece riservato
sull'istanza di una perizia psichiatrica, presentata dalla
difesa, per valutare lo stato psicologico dell'imputata al
momento del gesto.
La casalinga di Mediglia, stando alla sua versione, aveva
tenuto nascosto al suo attuale convivente, un operaio, di aver
abortito "per paura di essere lasciata". Aborto di cui nessuno
si era accorto in quanto aveva preso parecchi chili, al punto da
fare credere che la gravidanza stesse procedendo per il meglio.
Il giorno in cui avrebbe dovuto dare alla luce quel figlio, che
invece non portava più in grembo, ha tentato di rapire una
bimba.
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