Una serie di perquisizioni sono scattate giovedì mattina da parte della polizia nei confronti di appartenenti a 'Veneto Fronte Skinhead', la formazione di estrema destra che nei giorni scorsi ha fatto irruzione in un circolo di Como. Le perquisizioni sono state disposte dalla procura comasca. Gli uomini della polizia hanno perquisito le abitazioni di diversi militanti del Veneto Fronte Skinhead tra Como, Brescia, Genova, Lodi, Mantova e Piacenza. I militanti perquisiti sono indagati dalla procura di Como per violenza privata in concorso. Le perquisizioni sono state effettuate dagli agenti della Digos di Como coordinati dall'antiterrorismo.
La Polizia ha sequestrato pc, tablet e altri supporti informatici per accertare, anche attraverso le mail, se i responsabili dell' irruzione al circolo, avessero pianificato il blitz e da dove è partita l'iniziativa. Gli investigatori vogliono anche verificare se si tratti di un fatto isolato o che rientri in una strategia più articolata e più ampia. Gli inquirenti hanno contestato, insieme con la violenza privata, l'aggravante del numero delle persone.
Intanto la procura di Roma ha aperto un fascicolo sul blitz di Forza Nuova davanti alla redazione di 'Repubblica'. Sono 8 le persone indagate dalla Procura di Roma per il blitz. L'identificazione è avvenuta anche grazie alle telecamere che hanno ripreso le fasi del blitz. Tra gli indagati anche un minorenne la cui posizione è stata trasmessa alla Procura dei minori. Il fascicolo di indagine è coordinato dal procuratore aggiunto Francesco Caporale.
"Credo ci siano elementi di preoccupazione - ha detto il ministro della Giustizia Andrea Orlando - che stiamo tenendo in considerazione. Credo che si debbano mettere in campo misure repressive da parte dello Stato e insieme avanzare iniziative di carattere sociale e politico". Quanto a strumenti e misure dice che è "una valutazione che stiamo facendo anche in base alle indagini in corso".
A OSTIA CHIUSO IL BAR DI ROBERTO SPADA
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