Non deve essere archiviata l'
inchiesta per omicidio volontario a carico di Francesco
Sicignano, il pensionato di Vaprio d'Adda (Milano), che
nell'ottobre 2015 sparò e uccise un ladro albanese. Lo ha
ribadito, davanti al gip di Milano, il legale dei genitori del
giovane morto, l'avvocato Teodor Nasi, che aveva presentato
opposizione all'archiviazione chiesta dalla Procura e che in
udienza venerdì mattina è tornato a sottolineare la necessità di
nuove indagini sull'ipotesi che l'uomo possa aver sparato
dall'alto mentre l'albanese era ancora sulle scale esterne
dell'abitazione e non ancora dentro la casa. In particolare, tra
gli approfondimenti necessari da effettuare, secondo il legale
del padre e della madre di Gjergi Gjonj, c'è anche la cosiddetta
'blood pattern analysis', l'analisi delle tracce emetiche. Il
giudice dovrà decidere nei prossimi giorni se archiviare le
accuse a Sicignano, come chiede la Procura (non c'erano pm in
udienza) oltre alla difesa, se disporre nuove indagini o
l'imputazione coatta.
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