Tre anfore antiche e i frammenti di
una quarta, presumibilmente vasi romani che risalgono al primo
secolo a.C., oltre ad armi da fuoco - anche una pistola/penna
calibro 22 perfettamente funzionante - e 3.500 munizioni. Questo
l'elenco di quanto trovato dai Carabinieri di Pavullo in una
perquisizione nella casa di un pensionato di 63 anni, ex
imprenditore edile, che proprio a Pavullo, nel Modenese,
risiede.
L'accertamento dei militari è scattato sulla base di
un'indagine, per il momento riservata, che coinvolge il
pensionato. L'uomo è stato arrestato. Sia i reperti archeologici
- probabilmente recuperati da un fondale marino - che le armi,
erano detenute in modo completamente illegale.
Tutto il materiale è stato posto sotto sequestro; l'uomo è
ora indagato, tra le altre cose, per ricettazione e detenzione
di esplosivi. Stando a quanto trapela, l'ex imprenditore edile
si sarebbe giustificato riferendo di aver ereditato per intero
sia 'l'arsenale' che i reperti archeologici.
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