Nessun elemento investigativo
faceva presagire concretamente la presenza nelle zone del
Mezzano del ricercato Igor Vaclavic alias Norbert Feher prima
dell'8 aprile, giorno dell'omicidio di Valerio Verri. E' la
conclusione della Procura di Ferrara che ha chiesto
l'archiviazione del fascicolo aperto dopo la denuncia dei
familiari della guardia volontaria, seconda vittima del killer
latitante.
Le forze dell'ordine, scrive il pm Ciro Alberto Savino, hanno
avuto contezza della collocazione di Vaclavic in quella che in
seguito divenne 'zona rossa', teatro di un'imponente caccia
all'uomo, "solo dopo i fatti delittuosi del tragico 8 aprile".
Per la Procura non era quindi possibile esigere, come invece
sosteneva l'esposto presentato dall'avvocato Fabio Anselmo,
l'astensione dal pattugliamento ordinario del territorio: Verri
era impegnato in un servizio antibracconaggio col poliziotto
provinciale Marco Ravaglia, ferito nell'agguato. Il fascicolo,
senza reati, ora va al vaglio del Gip.
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