Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Uccisa in casa riposo, arrestata 79enne

Uccisa in casa riposo, arrestata 79enne

Video ha incastrato la pensionata comasca accusata di omicidio

COMO, 12 ottobre 2017, 19:51

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Un video ha incastrato la pensionata comasca di 79 anni accusata dell'omicidio di Dolores De Bernardi, la 94enne trovata morta il 24 settembre scorsa nella casa di riposo Divina Provvidenza di Como dopo essere rimasta soffocata da un paio di guanti in lattice infilati in gola. Oggi la squadra mobile di Como ha notificato alla donna un'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari chiesta dal pm Simona De Salvo e firmata dal gip. L'accusa, omicidio volontario e di calunnia. La donna è la moglie di un ospite della stessa casa di riposo dell'opera Don Guanella e spesso rimaneva con il marito nella struttura, in una stanza che si trova esattamente sopra a quella della vittima. La vittima si lamentava spesso, anche a voce alta, e secondo la polizia sarebbe questo il movente dell'omicidio.
    Interrogata la settimana scorsa dal pm, l'indagata aveva negato di essere coinvolta nel delitto ma aveva ammesso di essere entrata nella stanza della vittima per pulirle la bocca.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza