Con l'udienza preliminare, si è
aperto al Tribunale di Venezia il procedimento alle otto aziende
coinvolte nella vicenda Mose per il mancato controllo dei propri
funzionari infedeli che hanno utilizzato fondi in nero ed eluso
il fisco. Il filone d'inchiesta è legato al decreto legislativo
che prevede di indagare un'impresa che non controlla l'operato
dei propri dirigenti. Tra le imprese coinvolte, la Cooperativa
San Martino e la Codemar hanno annunciato di aver raggiunto un
accordo con la Procura per il patteggiamento. Altre due - la
Mantovani e Adria Infrastrutture - hanno detto di avere in corso
la stessa procedura. Il Consorzio Venezia Nuova, Fincosit,
Condotte e Technostudio al momento vanno avanti con il
procedimento, in attesa che venga definito per poi decidere se
optare per il patteggiamento. La Regione Veneto, la Presidenza
del Consiglio e i ministeri dell'Economia e dei Trasporti non
sono stato riconosciuti parti civili.
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