Prima gli insulti razzisti e poi
l'aggressione. E' quanto accaduto a un eritreo di 30 anni ospite
del presidio di via del Frantoio, alla periferia di Roma, teatro
a fine agosto di un assedio di alcuni residenti in cui fu
accoltellato un altro migrante, fino a luglio ospite del centro.
A denunciare l'episodio, avvenuto mercoledì sera in strada nei
pressi di Via di Grotta di Gregna, la Croce rossa di Roma che
gestisce il centro al Tiburtino III. Il ragazzo - riferisce la
Cri in una nota - stava rientrando a piedi al Presidio quando è
stato avvicinato da un'auto, sembrerebbe con 4 giovani a bordo.
Da lì è scattata poi l'aggressione prima con insulti e poi con
un pugno dicendogli anche "negro" da quanto riferisce la
vittima. Il giovane ha riportato fratture al volto e potrebbe
essere sottoposto a intervento chirurgico. "Siamo sconcertati -
afferma Debora Diodati, presidente della Croce Rossa di Roma -
Va fatta luce e chiarezza su questa vicenda. Chi alimenta
tensioni faccia un passo indietro".
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