"Diventa decisivo
opporsi in ogni modo al grave problema della corruzione che,
nel disprezzo dell'interesse generale, rappresenta il terreno
fertile nel quale le mafie attecchiscono e si sviluppano". Lo ha
detto il Papa ricevendo in udienza in Vaticano la Commissione
Antimafia, guidata dalla presidente Rosy Bindi.
"La corruzione - ha aggiunto Francesco - trova sempre il modo
di giustificare sé stessa, presentandosi come la condizione
'normale', la soluzione di chi è 'furbo', la via percorribile
per conseguire i propri obiettivi".
Francesco ha chiesto più giustizia sociale per avere minori
infiltrazioni e ha lodato le leggi italiane contro la mafia,
anche la parte relativa alla confisca dei beni. Un'attenzione
particolare l'ha rivolta verso la sicurezza per i testimoni di
giustizia, mentre nel suo discorso ha ricordato i giudici
uccisi, in particolare, il servo di Dio Rosario Livatino,
Giovanni Falcone e Rosario Borsellino.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA