"Chloe, sei stata rilasciata per
atto di generosità enorme da parte del gruppo della morte nera
(...) ogni tipo di disobbedienza (...) comporterà la tua
eliminazione". Sono alcuni passaggi di una lettera trovata dalla
Polizia postale nel pc di Lucasz Herba, il 30enne polacco di
Birmingham finito in carcere il 17 luglio scorso per aver
rapito, assieme al fratello Michal Konrad, Chloe Ayling, modella
inglese di 20 anni attirata a Milano con l'offerta di un
servizio fotografico, tenuta segregata e messa all'asta sul web.
"Il tuo rilascio - avrebbe scritto Herba - avviene con un
avvertimento che dovresti leggere con molta attenzione. Sei
sicuramente consapevole del tuo valore sul mercato della
schiavitù degli esseri umani e sottolineo che questo non è un
fatto personale, ma sono affari. Per il tuo rilascio abbiamo
considerato vari fattori. E' stato commesso un errore
prendendoti, specialmente considerando il fatto che sei una
giovane madre che non dovrebbe in nessun caso essere
sequestrata".
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