In quasi due anni di
intercettazioni non è mai stata colta "nessuna pianificazione di
imprese criminali" da parte degli anarchici di Fuoriluogo. E'
l'osservazione nelle motivazioni della sentenza della Corte di
Appello di Bologna che ha confermato le assoluzioni per
frequentatori del circolo di via San Vitale, sequestrato nel
2011 quando scattarono misure cautelari.
Il Pm Morena Plazzi aveva portato a processo 21 militanti,
assolti a marzo 2014. Poi ha impugnato la decisione per 14
posizioni per associazione a delinquere, ma i giudici di appello
hanno condiviso l'impostazione del tribunale sulla mancanza del
'pactum sceleris' tra imputati. Le conversazioni intercettate,
si legge, "hanno ad oggetto la ricerca di una strategia capace
di diffondere l'ideologia anarchica e di attirare l'attenzione
su temi sociali ritenuti di assoluto rilievo" e "possono
giungere al compiacimento quando è colpita la repressione", ma
"non contengono la benché minima traccia di progettazione
criminosa, né la presuppongono".
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