Un detenuto tunisino di 28
anni si è impiccato in cella, nel carcere di Reggio Emilia, poco
prima del suo trasferimento in un'altra struttura disposto per
la sua condotta dopo una violenta protesta alla quale aveva
partecipato lunedì mattina con altri reclusi. Lo riferisce la
Gazzetta di Reggio.
Il giovane, nella notte fra lunedì e martedì, con altri
quattro detenuti aveva distrutto i bagni di un'area comune e
aveva minacciato gli agenti con armi rudimentali. La situazione
era tornata alla normalità dopo oltre tre ore di trattative.
Il nordafricano, che sarebbe dovuto rimanere in carcere fino
al 2041 per omicidio, ha strappato lembi del lenzuolo, li ha
arrotolati e legati ad alcune sbarre e si è impiccato. Inutile
l'intervento degli agenti di polizia penitenziaria.
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