Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Delitto per rapina, condannato a 30 anni

Delitto per rapina, condannato a 30 anni

Pm aveva chiesto l'ergastolo. Madre vittima, 'sei un bastardo'

VARESE, 25 luglio 2017, 16:03

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

È stato condannato a 30 anni il 21enne ivoriano Emanuela Djakourè, processato con rito abbreviato per l'omicidio di Claudio Silvestri, 40 anni, strangolato e poi derubato la scorsa estate a Jerago con Orago (Varese). Il gup Nicoletta Guerrero del Tribunale di Busto Arsizio ha diminuito la richiesta del Pm Nadia Calcaterra, che aveva chiesto per Djakourè l'ergastolo. Il 21enne e la vittima si erano incontrati lo scorso agosto, al termine di una festa in paese e, secondo la ricostruzione degli inquirenti, dopo aver accettato un invito a trascorrere il resto della serrata a casa del varesino, Djakourè lo aveva ucciso ed era fuggito dall'abitazione con abiti, monili e gioielli. "Si tratta di un omicidio con una confessione - ha detto a margine della sentenza l'avvocato difensore Maria Cristina Marrapodi - vedremo in Appello, lui ha ascoltato la sentenza in silenzio, è pentito di quello che ha fatto". Mentre il giudice leggeva la sentenza, la madre della vittima ha urlato in aula "sei un bastardo".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza