Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Pm Pignatone, 'ma a Roma i clan ci sono'

Pm Pignatone, 'ma a Roma i clan ci sono'

'Non si può accettare che la corruzione sia un fatto normale'

ROMA, 22 luglio 2017, 08:44

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Il procuratore capo di Roma, Giuseppe Pignatone, difende l'impostazione dell'accusa al processo Mafia capitale, e in particolare la contestazione agli imputati del reato di associazione mafiosa, che la sentenza non ha accolto.
    Intervistato da alcuni quotidiani, il magistrato dice di essersi preso una notte di riflessione dopo la decisione dei giudici, "perché le cose si vedono meglio con la testa fredda", e ribadisce che "in città i clan esistono e io non mi rassegnerò mai". "Non mi sento sconfitto. E' crimine organizzato, noi andremo avanti", afferma fra l'altro Pignatone, sottolineando che comunque la sentenza "ha riconosciuto la sussistenza di gravi fatti di violenza e corruzione in un contesto di criminalità organizzata, e ha inflitto pene altissime". Per il magistrato, "non si può accettare l'idea che a Roma la corruzione sia un fatto normale o addirittura utile".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza