Duecento ettari di bosco sono andati
in fumo nell'incendio che per cinque giorni ha devastato il
Parco del Beigua, nelle province di Genova e Savona. Sul Monte
Reixa, sulla Rocca Vaccaria o nella Valle della Malanotte,
spiega la direzione contando i danni, "la situazione è
decisamente sconfortante, con i versanti esposti più a sud
pesantemente violentati dal fuoco". Sono bruciati ettari di
prateria montana, pinete e arbusteti, numerosi habitat di
interesse comunitario e un imprecisato numero di animali
selvatici. Per quanto attiene le presenze ornitologiche, l'area
è un sito importantissimo per la nidificazione di uccelli come
il Calandro, la Tottavilla, il Codirossone, la Pernice rossa e
molte altre specie di uccelli che nidificano al suolo. "Nelle
prossime settimane i tecnici dell'ente Parco completeranno le
ricognizioni sul terreno ed inizieranno a predisporre progetti
specifici per attivare interventi di riqualificazione degli
ambienti distrutti dagli incendi degli ultimi giorni".
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