"Salvare vite umane e accogliere i rifugiati non è un atto di buon cuore ma un dovere giuridico sancito dalla nostra Costituzione e dai trattati internazionali". Lo dice il presidente del Senato Pietro Grasso durante la cerimonia del Ventaglio a palazzo Giustiniani. Per Grasso quello dei migranti è un problema da affrontare da un punto di vista "morale e culturale".
"Soffiare sulla paura, diffondere odio e cavalcare il disagio espone la nostra comunità a un progressivo indebolimento. La paura è un sentimento legittimo, cui la politica deve prestare ascolto e attenzione: i partiti, i movimenti e i loro leader devono riappropriarsi del compito di accompagnare i cittadini, ascoltandone gli umori senza subirli, e di mostrare loro una visione complessiva dei problemi senza accettare le lusinghe di un facile quanto effimero consenso", ha continuato il presidente del Senato. "Auspico che l'augurio, da più parti condiviso, possa tradursi nell'approvazione della legge sullo Ius soli che serve a rendere il nostro Paese più forte e sicuro. Chi è escluso dalla vita comune, chi non esercita i diritti e i doveri di cittadinanza, chi è rinchiuso nelle periferie esistenziali delle nostre città è più debole e quindi più vulnerabile al radicalismo ideologico e all'illegalità. Vale per tutti, italiani e stranieri. Integrare, riconoscere diritti, doveri e opportunità significa fare sicurezza".
A settembre riprenda dialogo sulla Legge elettorale- "Auspico che da settembre riprenda, alla Camera o in Senato, il dialogo tra i Gruppi per dare al Paese una legge chiara e funzionale, che tenga nel giusto equilibrio il principio costituzionale della rappresentanza e l'esigenza politica della governabilità". Così il presidente del Senato Pietro Grasso nel corso della cerimonia del Ventaglio.(
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