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Consip: indagati Woodcock e Sciarelli

Da procura Roma, rivelazione segreto. Lui: 'amareggiato, chiarirò'

Una giornata come tutte le altre per il pm di Napoli Henry John Woodcock e per la conduttrice televisiva Federica Sciarelli, entrambi indagati dalla procura di Roma per rivelazione del segreto d'ufficio nell'ambito dell' inchiesta Consip, in vista del faccia a faccia con i pm Paolo Ielo e Mario Palazzi, durante il quale intendono chiarire la loro estraneità rispetto all'accusa che viene loro contestato. Entrambi al lavoro, oggi, ma con il pensiero inevitabilmente rivolto alla vicenda giudiziaria in cui sono coinvolti. Sarà la giornalista la prima ad essere sentita: il suo interrogatorio è venerdì prossimo.

Woodcock è convocato per il 7 luglio, ma quasi certamente la data sarà modificata. Ad entrambi - amici di lungo corso - è contestato un solo addebito: in base a quanto indicato nell'invito a comparire, il pm napoletano avrebbe violato i doveri di riservatezza, rivelando al giornalista del Fatto Quotidiano Marco Lillo, tramite la Sciarelli, il contenuto dei verbali relativi alle dichiarazioni fatte il 20 dicembre 2016 dagli ex vertici di Consip, Luigi Marroni e Luigi Ferrara. Allo stesso Lillo sarebbe stata rivelata anche la conseguenza di quelle dichiarazioni, ossia l'iscrizione nel registro degli indagati, per rivelazione di segreto, del ministro Luca Lotti e del Comandante generale dei Carabinieri Tullio Del Sette. Ieri Lillo ha escluso tutto questo, parlando di errore dei pm romani.

Il giornalista ha infatti escluso categoricamente di aver avuto quelle notizie riservate da Woodcock e Sciarelli. Il coinvolgimento dei due indagati nella vicenda della presunta fuga di notizie sembra ruotare intorno ad un arco di tempo di circa dieci ore, ossia dal momento delle iscrizioni nel registro degli indagati di Napoli, tarda mattinata del 21 dicembre scorso, di Lotti, Del Sette e Emanuele Saltalamacchia, fino alla stampa de "Il Fatto Quotidiano", andato in edicola il giorno successivo. Prima di arrivare alle iscrizioni del magistrato napoletano e della conduttrice di "Chi l'ha Visto", gli inquirenti romani hanno esaminato tabulati telefonici, e non solo, dai quali emergerebbe un giro di chiamate anche tra Sciarelli e Lillo. Il tutto sarà oggetto degli interrogatori, già programmati di Woodcock e della stessa Sciarelli. A giorni potrebbe essere interrogato anche lo stesso Lillo, a sua volta indagato, nell'ambito dell'inchiesta Consip, per pubblicazione arbitraria di atti di un procedimento penale.

In un incontro pubblico svoltosi a Napoli, il giornalista ha ribadito ancora una volta che Woodcock e Sciarelli non sono stati la fonte delle notizie riservate da lui pubblicate. Del caso Woodcock si è occupato anche il comitato di presidenza del Csm che ha deciso di trasmettere alla prima commissione gli atti ricevuti dalla Procura di Roma relativi all'inchiesta nella quale il magistrato è indagato. Gli atti erano arrivati a Palazzo dei Marescialli due giorni fa e sono stati subito secretati. La commissione, competente sui trasferimenti d'ufficio per incompatibilità ambientale e funzionale dei magistrati, ha già in corso un'istruttoria sul caso Consip e nei primi giorni di luglio, su proposta dei relatori Luca Palamara e Aldo Morgigni, fisserà probabilmente un primo giro di audizioni. Per quanto riguarda la richiesta, avanzata dal consigliere Morosini, di pratica a tutela del pm Woodcock, il comitato ha disposto la trasmissione dell'istanza alla prima commissione, alla quale compete decidere se ci sono i presupposti o meno per aprire la pratica stessa.

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