Ieri Londra, domani Atene. E oggi
Cagliari, unica tappa in Italia. Poi Cairo, Manama, Dubai,
Mumbai, Calcutta e tanti altri aeroporti. Sino al ritorno al
punto di partenza, Daytona beach, in Florida. Shaesta Waiza,
ventinove anni è una pilota afghana, ma trasferita a Richmond,
Stati Uniti, da quando era bambina. Da sola sta cercando di fare
il giro del mondo a bordo di un piccolo aereo. Un monomotore a
pistoni, appositamente equipaggiato per la coraggiosa impresa.
Tanta fatica, ma anche tanta gioia.
Quando è arrivata all'aeroporto di Cagliari Elmas, alle 14,
era raggiante. A riceverla il vicepresidente della Sogear, Gabor
Pinna, e il direttore di Enac Sardegna, Marco Di Giugno.
Sembrava, nonostante il gran caldo, fresca come una rosa.
"Sardegna, Italia, bellissimi posti - ha detto subito dopo
essere scesa dal suo fedele compagno di viaggio - sono
contentissima di essere qui". Ma non è né un giro turistico, né
una scommessa personale. Una sfida, quella sì. Per dare coraggio
ad altre donne. Come lei.
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