Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Scarcerato Matteo Boe, tagliò l'orecchio a Farouk Kassam

Scarcerato Matteo Boe, tagliò l'orecchio a Farouk Kassam

Sequestrò il bambino a Porto Cervo nel '92, ha scontato 25 anni

MILANO, 27 giugno 2017, 08:23

Redazione ANSA

ANSACheck

Il bandito sardo Matteo Boe lascia il carcere di Opera dopo 25 anni di detenzione - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il bandito sardo Matteo Boe lascia il carcere di Opera dopo 25 anni di detenzione - RIPRODUZIONE RISERVATA
Il bandito sardo Matteo Boe lascia il carcere di Opera dopo 25 anni di detenzione - RIPRODUZIONE RISERVATA

E' uscito domenica alle 10:40 dal carcere di Opera dove era detenuto, Matteo Boe, il bandito sardo responsabile, tra l'altro, del rapimento il 15 gennaio del 1992 a Porto Cervo del piccolo Farouk Kassam, che all'epoca aveva sette anni e al quale lo stesso Boe tagliò il lobo dell'orecchio che fu poi recapitato al padre del bambino all'interno di una busta. Farouk fu poi liberato dopo 177 giorni di prigionia in seguito al pagamento di un riscatto. Matteo Boe, 59 anni, ha terminato di scontare 25 anni di carcere. 

Il sequestro di Farouk Kassam dagli archivi ANSA

Matteo Boe e' uscito dal carcere di Opera ed è salito su una Fiat 500 L grigio scuro alla cui guida c'era una donna. All'auto è stato consentito di accedere al parcheggio riservato antistante il carcere e l'ormai ex detenuto non si è fermato a parlare con i giornalisti che attendevano all'esterno della struttura. Boe, che mostrava una lunga barba grigia, indossava un basco scuro e una maglietta bianca. 

Matteo Boe, uno dei principali esponenti del banditismo sardo, ha scontato 25 anni di reclusione per i sequestri di Sara Nicoli, Giulio De Angelis e del piccolo Farouk Kassam. L'ex bandito di Lula (Nuoro) venne arrestato il 13 ottobre 1992 a Porto Vecchio, in Corsica, dove stava trascorrendo - da latitante - qualche giorno insieme alla compagna Laura Manfredi. Trasferito nel carcere di Marsiglia, venne poi estradato e condannato nel 1996 a 20 anni di reclusione per il sequestro Kassam. Non si sa ancora se deciderà di tornare nel suo paese natio, ma la notizia della sua imminente scarcerazione ha già fatto il giro dell'isola. Dopo Graziano Mesina, infatti, è lui il bandito sardo più famoso. Soprattutto dopo l'avventurosa fuga dal super carcere dell'Asinara, a bordo di un gommone. Era il 1 settembre del 1986, Matteo Boe stava scontando una condanna a 16 anni per il sequestro di Sara Nicoli.

Fu coinvolto successivamente nel sequestro dell'imprenditore romano Giulio De Angelis, rapito in Costa Smeralda nel 1988. E sempre da latitante era stato indicato come uno dei principali artefici del rapimento di Farouk Kassam, il bambino di 7 anni figlio del titolare di uno degli alberghi più rinomati della Costa Smeralda, rapito il 15 gennaio del 1992 in casa a Porto Cervo.
Il bambino, a cui era stato mozzato un orecchio, era stato liberato l'11 luglio dopo sei mesi di prigionia in circostante mai chiarite, con l'intermediazione di Graziano Mesina.

Nel 2003 Boe aveva subito un lutto gravissimo: a novembre venne uccisa a soli 14 anni Luisa, la primogenita dei tre figli che aveva avuto con Laura Manfredi. La ragazza era stata colpita da un'arma da fuoco dopo essersi affacciata al balcone nella sua casa di Lula. Un omicidio ancora senza un colpevole.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza