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Discorsi speculari, le convergenze Papa-Mattarella

Discorsi speculari, le convergenze Papa-Mattarella

Sui temi più delicati ribadite collaborazione e vicinanza

10 giugno 2017, 18:07

Redazione ANSA

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Discorsi speculari, le convergenze Papa-Mattarella - RIPRODUZIONE RISERVATA

Discorsi speculari, le convergenze Papa-Mattarella - RIPRODUZIONE RISERVATA
Discorsi speculari, le convergenze Papa-Mattarella - RIPRODUZIONE RISERVATA

 Due discorsi in totale sintonia, talvolta uno complementare all'altro: il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e papa Francesco, nel corso della visita di quest'ultimo al Quirinale, con i loro interventi, hanno sottolineato la collaborazione e la vicinanza tra Italia e Santa Sede su diverse materie: dai migranti al lavoro, all'autonomia di Stato e Chiesa nei rispettivi ambiti. Ecco alcune frasi di Mattarella e del Papa, tratte dai rispettivi discorsi:

  • - LE ORIGINI
  • MATTARELLA: Le origini della Sua famiglia, la Sua appartenenza dal 2001 al clero romano come titolare di San Bellarmino, culminata nella Sua elezione a Sommo Pontefice, Vescovo di Roma, siamo certi che rendano questa visita, anche per Lei, un evento familiare.
    PAPA - Guardo all'Italia con speranza. Una speranza che è radicata nella memoria grata verso i padri e i nonni, che sono anche i miei, perché le mie radici sono in questo Paese.
  • - I MIGRANTI
  • MATTARELLA - Governare il dramma dei migranti richiede un comune impegno da parte della comunità internazionale, dei Paesi di provenienza e transito, di quelli di approdo e - per quanto ci riguarda più da vicino - dell'intera Unione Europea.
    PAPA - Il modo col quale lo Stato e il popolo italiano stanno affrontando la crisi migratoria... sono espressione di sentimenti e di atteggiamenti che trovano la loro fonte più genuina nella fede cristiana, che ha plasmato il carattere degli italiani e che nei momenti drammatici risplende maggiormente. E' chiaro che poche Nazioni non possono farsene carico interamente, assicurando un'ordinata integrazione dei nuovi arrivati nel proprio tessuto sociale. Per tale ragione, è indispensabile e urgente che si sviluppi un'ampia e incisiva cooperazione internazionale.
  • - IL LAVORO
    MATTARELLA - L'occupazione, e la dignità - che ad essa è intrinsecamente legata - deve costituire il centro dell'esercizio delle responsabilità di istituzioni e forze sociali, così da prevenire e curare fenomeni di emarginazione, povertà, solitudine e degrado.
    PAPA - bisogna superare l'insufficienza dell'offerta di lavoro, a volte talmente precario o poco retribuito da non consentire una seria progettualità. È necessaria un'alleanza di sinergie e di iniziative perché le risorse finanziarie siano poste al servizio di questo obiettivo di grande respiro e valore sociale e non siano invece distolte e disperse in investimenti prevalentemente speculativi.
  • - IL TERREMOTO
    MATTARELLA - La presenza della Chiesa cattolica risalta, in modo particolare, nei momenti più difficili della nostra vita nazionale, come quello recente dell'emergenza del terremoto che ha colpito le Regioni del Centro Italia e che l'ha vista - in tutte le sue espressioni, dalle organizzazioni di volontariato ai movimenti laicali - fortemente impegnata al fianco delle Istituzioni, per alleviare la sofferenza delle popolazioni interessate.
    PAPA - Vorrei anche ricordare la fortezza animata dalla fede con la quale le popolazioni del Centro Italia colpite dal terremoto hanno vissuto quella drammatica esperienza, con tanti esempi di proficua collaborazione tra la comunità ecclesiale e quella civile.
  • - IL GIUBILEO
    MATTARELLA - Il Giubileo della Misericordia, proponendo il valore della compassione e del perdono, ha offerto una indicazione importante del significato di speranza che questi valori devono e possono assumere per le comunità civili, per i rapporti tra gli Stati, per quelli tra le singole persone.
    PAPA - Il Giubileo straordinario ha visto tanti fedeli venire a Roma, presso le tombe degli Apostoli Pietro e Paolo, nello spirito della riconciliazione e della misericordia. Nonostante l'insicurezza dei tempi che stiamo vivendo, le celebrazioni giubilari hanno potuto svolgersi in maniera tranquilla e con grande vantaggio spirituale. Del grande impegno assicurato dall'Italia al riguardo la Santa Sede è pienamente consapevole e sentitamente grata.
  • - STATO E CHIESA
    MATTARELLA - Bisogna ringraziare la Chiesa Cattolica per la sua instancabile azione, al fianco delle Istituzioni nazionali, nella più ampia riaffermazione dei valori di giustizia, equità, apertura e tolleranza sui quali si fonda la Repubblica.
    PAPA - L'impegno di Stato e Chiesa ha promosso una peculiare forma di laicità, non ostile e conflittuale, ma amichevole e collaborativa, seppure nella rigorosa distinzione delle competenze proprie delle istituzioni politiche da un lato e di quelle religiose dall'altro. Una laicità che il mio predecessore Benedetto XVI definì "positiva". E non si può fare a meno di osservare come, grazie ad essa, sia eccellente lo stato dei rapporti nella collaborazione tra Chiesa e Stato in Italia, con vantaggio per i singoli e l'intera comunità nazionale.

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