"Primi per responsabilità, ultimi per
retribuzioni", "contratto subito", "chi svende i dirigenti
svende la scuola": intorno a questi slogan diverse centinaia di
presidi, arrivati da tutta Italia, hanno protestato oggi a Roma,
a piazza San Cosimato, a due passi dal Ministero dell'Istruzione
(ma anche con un presidio davanti a Montecitorio) per chiedere
eque retribuzioni, un alleggerimento dei carichi di lavoro e
della burocrazia. "Non ci sottraiamo agli impegni - ha detto
Giorgio Rembado, presidente dell'Anp, l'associazione che ha
organizzato la protesta - siamo pronti a sostenere le
responsabilità professionali, ma vogliamo strumenti adeguati per
esercitare con successo le nostre prerogative".
Un'altra sigla sindacale che rappresenta i dirigenti
scolastici, l'Udir, ha indetto per oggi lo sciopero della
categoria. "I presidi - ha spiegato Marcello Pacifico
(Confedir-Udir) - non ce la fanno più a sostenere un ruolo
professionale fatto di responsabilità crescenti e soddisfazioni
ridotte sotto lo zero".
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