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Mondo

Martin Schulz

Il candidato Spd alla cancelleria

"Il fatto di venire dalla provincia e di non avere un diploma, per me non è una macchia". Chi glielo contesta è "arrogante, elitario". "Io sono fiero di quello che ho fatto nella mia vita, come voi dovete esserlo di ciò che avete fatto nella vostra": Con questo piglio Martin Schulz si è presentato ai tedeschi scendendo in campo contro Angela Merkel come candidato Spd, partito che da anni non aveva un leader in grado di correre con qualche chance contro la cancelliera. Del resto le 'debolezze' del curriculum del nuovo candidato cancelliere "sono condivise da moltissime persone del nostro Paese". E una delle qualità di cui un cancelliere non dovrebbe poter fare a meno è certamente una "profonda empatia" con la sua gente. Sessantun anni, per cinque presidente dell'Europarlamento, è figlio di un poliziotto e nel suo passato ha anche la lotta vinta contro l'alcolismo in cui cadde dopo che un infortunio al ginocchio gli troncò la carriera calcistica. E' sposato e ha due figli. L'Spd ha trovato un leader motivato e ambizioso, eletto presidente del partito con il 100% dei consensi. Nessuna timidezza e la politica prudente delle mezze parole sembra un capitolo chiuso: Martin Schulz vuole mettere fine all'esperienza della Grosse Koalition. Giustizia sociale e lotta ai populismi in patria i suoi temi principali in vista delle elezioni del 24 settembre. Schulz ha anche attaccato Donald Trump per le sue parole contro le minoranze, "spudorate e pericolose". Ha puntato il dito contro la litigiosità dell'unione (Cdu-Csu) e ha sferzato il ministro delle Finanze, Wolfgang Schaeuble. In Germania servono investimenti per creare lavoro, investimenti sulle infrastrutture e sull'istruzione, ha detto. "Il fatto che il ministro delle Finanze voglia usare il surplus di bilancio per tagliare le tasse, invece di investirlo per i nostri figli, vuol dire che serve un ministro delle finanze socialdemocratico". L'ex presidente del Parlamento europeo ha anche scandito che "la politica europea è politica interna" in Germania, e che la tenuta dell'Ue è un obiettivo, nell'interesse dei tedeschi. Anche se l'Ue dovrà fare la sua parte, soprattutto sul fronte profughi: garantendo sicurezza sulle frontiere esterne e una legge sull'immigrazione. Al momento i sondaggi vedono un testa a testa fra la Spd e la Cdu.

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