Sono più di tre le persone che
secondo la procura di Milano sono coinvolte nell'omicidio del
procuratore torinese Bruno Caccia. Per il delitto, che risale al
1983, è già stato condannato all'ergastolo come mandante
Domenico Belfiore, boss della 'ndrangheta in Piemonte, mentre si
trova sotto processo - sempre a Milano - uno dei presunti
esecutori, Rocco Schirripa. Il terzo personaggio, Vincenzo
D'Onofrio, ex militante di 'Prima Linea', è indagato a piede
libero dopo le dichiarazioni di un pentito e nei giorni scorsi
ha ricevuto un formale avviso di garanzia dalla procura
milanese. L'ipotesi d'accusa formulata dal pm Marcello Tatangelo
nei suoi confronti è di avere agito in concorso con Belfiore,
Schirripa e di 'soggetti terzi' non meglio specificati.
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