La Procura di Bari ha concluso la
discussione all'udienza preliminare per la presunta bancarotta
fraudolenta da 198 milioni di euro contestata ai vertici di
Unicredit con riferimento al fallimento della società barese
Divania, insistendo sulla richiesta di rinvio a giudizio per i
16 imputati. Rischiano il processo, tra gli altri, gli ex
amministratori delegati Federico Ghizzoni e Alessandro Profumo,
oltre a manager e funzionari della banca, accusati di aver
ingannato il titolare dell'azienda, Francesco Saverio Parisi,
inducendolo a sottoscrivere 203 contratti derivati che, in pochi
anni, secondo l'accusa, avrebbero portato la società al dissesto
e al successivo fallimento.
UniCredit, in una nota, "ribadisce fermamente la correttezza
del proprio operato, di quello di esponenti, anche cessati, e
propri dipendenti ed è convinta che ciò potrà emergere dal
vaglio delle sedi giudiziarie".
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