Con le accuse di associazione per
delinquere finalizzata all'estorsione in danno di titolari di
impianti di mitilicoltura ubicati nel Mar Piccolo di Taranto e
di pescherie del capoluogo e della provincia ionica e furto
aggravato di prodotti ittici, stamani sono stati notificati sei
provvedimenti restrittivi.
In carcere è finito Massimo Ranieri, di 42 anni, con
precedenti penali, mentre sono stati posti ai domiciliari la
moglie 42enne Elisa Scrima, i figli gemelli 19enni Cosimo e
Simone, il nipote 28enne Cosimo Ranieri e il collaboratore
Rodolfo Fiorino, 31enne, unico componente esterno del sodalizio,
tutti incensurati.
L'indagine è la naturale prosecuzione dell'operazione
"Piovra" conclusa il 27 aprile 2016, che sfociò nell'esecuzione
di 13 ordinanze di custodia cautelare. In quella circostanza,
oltre a Massimo Ranieri, furono arrestati i suoi fratelli
Damiano e Giovanni. Gli investigatori hanno scoperto che anche
dopo quella operazione le estorsioni proseguivano.
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