Quattro persone sono indagate a
Bologna per aver fatto 'sparire' un investimento da circa due
milioni, i cui utili avrebbero dovuto finanziare le attività di
beneficenza della Fondazione Mariele Ventre, costituita per
tutelare l'immagine della musicista fondatrice del Piccolo coro
dell'Antoniano, morta nel 1995. Dell'inchiesta, nata da una
denuncia della presidente della Fondazione, Maria Antonietta
Ventre, sorella di Mariele ha dato notizia il Corriere di
Bologna.
Il denaro era stato affidato nel 2010 ad un consulente
finanziario, uomo di fiducia da tempo della famiglia: ora il
professionista è indagato a vario titolo con altri tre per
truffa, appropriazione indebita e reati fiscali.
Dell'investimento, nel campo delle energie rinnovabili, secondo
quanto accertato dalla Procura e dalla Gdf, sarebbero rientrati
solo 130mila euro: per l'accusa il resto è finito nelle tasche
del promoter e, in misura minore, di un imprenditore ferrarese,
di un ex amministratore pubblico e di un manager.
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