"Padre Gratien uccise Guerrina
Piscaglia per evitare uno scandalo. Un atto istintivo. Aveva
paura. Vedeva minacciate la salvaguardia del suo onore e la sua
dignità di prete". E' la tesi che si legge nelle motivazioni
della sentenza, pronunciata dalla Corte d'appello il 24 ottobre
2016, che ha condannato il frate congolese a 27 anni per
omicidio volontario e occultamento di cadavere. Il caso è quello
della donna scomparsa da Ca' Raffaello nell'Aretino il primo
maggio 2014 il cui cadavere non è mai stato ritrovato. Padre
Gratien si trova attualmente nel convento romano dei padri
Premostratensi dove celebra messa e fa intensa vita di comunità.
Non ha mai smesso di proclamarsi innocente.
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