Macerie, neve e
desolazione: quella che arriva da Ussita è la cartolina di un
paese distrutto. E il viaggio che parte da fondovalle per
arrivare sulle vette di Frontignano, passando per le frazioni di
Casali, Sorbo, Calcara e Tempori, diventa un lungo elenco di
case, stalle e alberghi da demolire e frazioni sepolte sotto un
metro e oltre di neve e ghiaccio che rischia di congelare anche
le speranze di chi qui vorrebbe ricostruire un futuro.
"Se in primavera non riportiamo la gente a vivere in questa
vallata, Ussita sarà finita. Gli ultimi terremoti di mercoledì
scorso e tutta questa neve ci hanno messo definitivamente in
ginocchio e oggi c'è in noi solo un sentimento di grande
preoccupazione", dice all'Ansa il sindaco, Marco Rinaldi, mentre
è alla guida del fuoristrada 4X4 intento a raggiungere le zone
più difficili del territorio. Oggi a Ussita vivono in 11: 6
allevatori e 5 tra personale del Municipio e volontari, tutti
gli altri 450 residenti si sono trasferiti negli alberghi del
mare.
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